L’isola di Malta ospita tre siti inseriti nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO.
Ipogeo di Hal Saflieni
Patrimonio dell’Umanità dal 1980. Risalente a 2500 anni fa, fu interamente scavato nella roccia viva utilizzando ciclopiche manovre per sollevare enormi blocchi di pietra calcarea corallina; occupa tre livelli che raggiungono i dieci metri di profondità. La struttura, labirintica, presenta alcune sale decorate con motivi a spirale. Inizialmente era stato pensato come santuario; divenne una necropoli in tempi preistorici.

Città La Valletta
La Valletta è Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1980. E’ una città barocca che, di fatto, segna il limite meridionale di questo stile, differenziabile da qualsiasi altro per l’armoniosa profusione di elementi del cosiddetto “stile maltese”. Questa magnifica città è stata, inoltre, per quasi tre secoli sede dell’antico Ordine dei Cavalieri di Malta e testimone delle vicende politiche e militari di buona parte della storia del Mediterraneo.
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Templi megalitici di Ggantija
Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1980 (sito ampliato nel 1992). Visti gli scarsi mezzi di cui disponevano i costruttori, i templi maltesi costituiscono una delle più notevoli testimonianze architettoniche dell’Età del Bronzo. Le loro pietre millenarie nascondono molti segreti che, se verranno decifrati, potranno svelare le più antiche culture dell’isola.
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