Il complesso del Cremlino e della Piazza Rossa di Mosca, scrigno di capolavori architettonici unici nel loro genere, sono Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1990. Esso rappresenta allo stesso tempo sia il simbolo tradizionale dell’autorità politica che la sede dei patriarchi della religione ortodossa. In tutto il mondo, probabilmente, non esiste un’incarnazione altrettanto perfetta del potere nell’architettura. Il Cremlino e la Piazza Rossa costituiscono una città nella città e sono stati testimoni e protagonisti della lunga e travagliata storia della Russia.
Nel XII secolo, quando il principe Yuri Dolgoruki fondò la città di Mosca, sul posto esisteva già una piccola fortezza che occupava la ventesima parte dell’attuale Cremlino.
Nel 1328 Mosca diventò capitale del Principato al posto di Vladimir. Di fronte alla costante minaccia di invasioni, nel 1367 il principe Demetrio fece innalzare la prima cinta muraria in pietra.
Nel 1453, con la caduta di Costantinopoli ad opera dei Turchi, Mosca divenne la sede della Chiesa bizantina in Europa.
Dal 1485 al 1495 furono costruiti intorno alla città più di 2 km di nuove mura e 20 torri di vedetta. Venne anche iniziata l’edificazione della cattedrale dell’Assunzione e dell’Annunciazione e, pochi anni dopo, anche quella della chiesa di San Michele Arcangelo e del Palazzo a Punta di Diamante.
Nel XVII secolo furono costruiti il Palazzo dei Patriarchi e la cattedrale dei Dodici Apostoli e fu terminato il campanile di Ivan il Terribile. Nel XVIII secolo vennero aggiunti nuovi bastioni e fossati; l’ala nord della fortezza venne chiusa con l’Arsenale di Pietro il Grande. In seguito all’invasione napoleonica, le mura e vari edifici subirono gravi danni per gli incendi e le esplosioni; dopo la sconfitta francese, vennero convocati i migliori architetti per la ricostruzione degli edifici.
A partire dal 1918, anno in cui la capitale fu trasferita da San Pietroburgo a Mosca (che aveva perso il suo ruolo nel 1712), il Cremlino è stato il cuore di tutta la macchina politica russa. E’ diventato la sede del governo sovietico e, nonostante le difficoltà economiche, i suoi splendidi edifici sono stati restaurati per espressa volontà di Lenin.

Nel recinto rettangolare del Cremlino, che occupa 28 ettari, si aprono 5 porte e lungo le mura si levano diverse torri, la più famosa delle quali è la Torre Spasskaya.
Il nucleo più antico di edifici nacque nella zona sud-ovest, intorno alla Piazza delle Cattedrali, cosiddetta perchè su di essa si affaccia la cattedrale dell’Assunzione, quella di San Michele Arcangelo e quella dell’Annunciazione, oltre al campanile dedicato a Ivan il Terribile e altri edifici.
La costruzione della cattedrale dell’Assunzione fu affidata all’architetto italiano Aristotele Fioravanti. I lavori finirono nel 1479 e alla decorazione degli interni partecipò il noto pittore moscovita Dionisij con i suoi discepoli. Per secoli nel tempio furono incoronati gli zar, si celebrarono solenni cerimonie e furono sepolti i patriarchi ortodossi.

Nel 1489 venne costruita la cattedrale dell’Annunciazione, che inizialmente prevedeva tre cupole e, essendo stata pensata come cappella privata del principe, aveva dimensioni ridotte. Per decreto di Ivan IV, detto il Terribile, furono innalzate altre due cupole e, successivamente, altre quattro ali e quattro cupole. La cattedrale, che divenne la chiesa principale della famiglia reale, è decorata con affreschi di grande pregio artistico.

L’architetto italiano Aloisio Nuovo supervisionò l’edificazione della cattedrale di San Michele Arcangelo. Gli affreschi originali sono andati perduti: quelli visibili oggi sono del XVII secolo. San Michele Arcangelo fu il sepolcro della famigliareale fino a Pietro il Grande: fra le 46 tombe di pietra bianca rivestita di rame qui custodite, la più antica è quella del principe Kalita.

Accanto alla cattedrale si innalza il campanile dedicato a Ivan il Terribile, alto 81 metri, la torre più alta del Cremlino. In origine ne misurava solo 60, ma nel 1600 Boris Godunov fece aggiungere il torrione finale cilindrico e il bulbo dorato. Di particolare interesse è la campana di oltre 200 tonnellate di peso che è conservata al suo interno.

Il Palazzo a Punta di Diamante, la cui facciata si apre sulla Piazza delle Cattedrali, fu costruito tra il 1487 e il 1491 sotto la direzione deli architetti Pietro Antonio Solari e Marco Ruffo. Unico tra gli edifici all’interno del perimetro del Cremlino ad aver mantenuto l’aspetto originario, deve il suo nome al bugnato in pietra calcarea della facciata, tipico del rinascimento italiano. Degna di nota la Sala delle Feste con i suoi 500 mq di estensione i meravigliosi affreschi che la decorano.
Il Gran Palazzo del Cremlino venne costruito con la supervisione dell’architetto Konstantin Thon e, tra i suoi edifici, comprende l’antica chiesa della Natività della Vergine (1393). La sua facciata meridionale misura 125 metri, lo zoccolo è in tufo, gli stipiti e le decorazioni in pietra bianca. Apparentemente ha tre piani, ma l’illusione è presto svelata: il secondo piano ha due file di finestre. La sala più famosa del palazzo è quella di San Giorgio, dal prezioso pavimento ligneo. L’Armeria di Stato sorge a lato del Gran Palazzo: fino a quando Pietro il Grande trasferì la corte a San Pietroburgo, fu la fabbrica di armi e il laboratorio di gioielleria e oreficeria degli zar. Oggi ospita i tesori degli zar, le insegne imperiali, le armi storiche, le armature, gli abiti e gli oggetti d’arte e artigianato.
Il Palazzo Terem, forse il più lussuoso del Cremlino, è collegato alle tre cappelle di corte: la cattedrale superiore del Redentore, la chiesa della Crocifissione e la chiesa della Resurrezione.

Il lato sud della Piazza Rossa è chiuso dalla celebre cattedrale dell’Intercessone, meglio conosciuta come cattedrale di San Basilio, l’edificio più rappresentativo non solo di Mosca ma di tutta la Russia. Con le sue nove cupole a bulbo, tutte decorate con diversi colori, e la sua grande torre centrale, è un esempio della perfezione e della fantasia raggiunte dallo stile bizantino-slavo verso la metà del XVI secolo. La chiesa fu terminata sotto la direzione degli architetti Barma e Postnik, ai quali, secondo la leggenda, Ivan il Terribile fece strappare gli occhi per impedire loro di creare opere simili.
Davanti a San Basilio si innalza il gruppo scultoreo eretto in omaggio a Minin e Pozharski, condottieri delle milizie popolari nel 1612.
Sul lato orientale della Piazza Rossa si trovano i magazzini GUM, aperti nel 1893, da visitare per la grandiosa architettura. Sul lato nord si trova il Museo Storico.

Chiudiamo con una curiosità. Contrariamente a quello che potreste credere, la Piazza Rossa (Krasnaja ploščad) non deve il suo nome all’ascesa del Soviet dopo la Rivoluzione d’Ottobre 1917, bensì al fatto che la parola krasni, oltre a “rosso”, in russo significa anche “meraviglioso, bello, brillante”.
Nell cronache del 1454 il luogo era chiamato Torg (mercato). Dopo l’incendio del 1493 fu definito “luogo dell’incendio”; nel XVI sec. venne battezzato Troitskaya, ovvero “Trinità” e solo intorno al 1660 assunse il nome attuale. Nel corso dei secoli, questo rettangolo di 75 mila mq è stato testimone di molti avvenimenti di portata storica.